Qualche giorno fa, precisamente il 10 febbraio, The Guardian ha rivelato l’esistenza di Riot, programma sviluppato negli Usa da Raytheon, azienda che lavora nel settore della difesa, in grado di ricavare dei dati e fornire previsioni sui comportamenti degli utenti, basandosi su ciò che è reperibile sui social più noti: Facebook, Twitter e Foursquare.
Dunque, il video postato sul Guardian, mostra come il sofisticato sotware funziona e come questo si possa trasformare in una specie di ‘Google-spia’ e diventare un mezzo di controllo e di monitoraggio per gli utenti del web. Questo fa capire che il Riot è una specie di motore di ricerca, in grado di localizzare gli utenti dei social, di mostrare le loro foto e dove queste sono collocate, nonchè di seguire le persone e le loro abitudini.
Il software è una suite di tool che viene definita Riot, cioè Rapid Information Overlay Technology. Un click, ed il software cattura un’istantanea della vostra vita: amici, luoghi, passioni ed opinioni. Tutti i posti che avete visitato vengono localizzati su una mappa, informazioni che derivano dai siti e network usati frequentemente dall’utente.
In secondo luogo c’è da dire che gli utenti spesso non sanno che i loro dati sono disponibili a tutti, ma per fortuna il software in questione non ha trovato ancora nessun compratore.
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