Realtà virtuale, ultime notizie: nel 2014 Mark Zuckerberg acquisisce per la modica cifra di due miliardi di dollari una società, la Oculus, che ha progettato un nuovo dispositivo per tuffarsi nella dimensione virtuale, un visore in grado di entrare letteralmente nei videogiochi e che ha trovato già molti consensi tra gli addetti ai lavori. De facto, la parabola della realtà virtuale ha i suoi alti e bassi, non riesce a catturare stabilmente l’interesse globale, almeno non quanto vorrebbero i suoi creatori e sviluppatori: dopo lo stop, sarebbe meglio chiamarlo ‘flop’, del progetto Google Glass, è oggi Facebook a rimettere in gioco la palla.
Oculus Rift sarà in commercio già dai primi mesi del 2016: non si conoscono ancora i dettagli del prodotto, essendo uscita solo la versione per gli sviluppatori, che costa 350 dollari, comunque sono previste anticipazioni sul modello per il mercato domestico a partire dall’E3, il più importante evento dedicato al mondo dei videogiochi ed intrattenimento digitale al mondo, che si svolgerà a giugno a Los Angeles.
Quel che è certo, è che Zuckerberg e compagnia tenteranno di riuscire ove Big G ha per ora fallito, cioè nel far entrare la realtà virtuale nel novero dei beni immateriali necessari alla vita di ogni internauta ma non solo; gli scenari di azione della realtà virtuale sono molteplici, e potrebbero influenzare non poco le nostre abitudini, riplasmando anche la concezione aristotelica di metafisica.