Pinterest, il nuovo arrivato tra i social network, sembra essere più strategico di quanto si pensi: istigherebbe, per così dire, all’acquisto online. Pinterest contiene immagini di cose, di tutti i tipi: e si sa, le cose attirano l’interesse di quella zona del cervello che ritiene atavicamente che debbano essere possedute. Questo è uno dei pilastri, in parole povere, dell’ideologia del marketing: se l’occhio vede, desidera, e se desidera, compra. Gli stessi vertici di Pinterest, hanno commissionato uno studio agli analisti di MillwardBrown da cui emerge che, per il 52% degli utenti attivi, Pinterest influenza in un certo senso il loro slancio verso l’acquisto. Il 30% ha comprato qualcosa online, e il 32% in negozio, dopo averla vista sul social. Inoltre, la quasi totalità del campione intervistato ha deciso di acquistare dopo aver visto contenuti legati al cibo, il 60% invece contenuti legati a complementi di arredamento.
A questo punto la società potrebbe tentare di effettuare uno step ulteriore, che unisca l’utile al dilettevole, e cioè inserire nella piattaforma Pinterest un tool che permetta all’utente di acquistare ciò che tanto lo interessa. Per ora, stando alle ultime dichiarazioni di Eva Smith, responsabile del marketing di Pinterest, riportate dal Wall Steet Journal, non hanno intenzione di inserire questa funzione all’interno del social network, anche se recentemente sono state aggiunte inserzioni pubblicitarie nella home page, che fanno la loro apparizione al login dell’utente. Si tratta quindi di ritardare l’inevitabile? Certo è che Pinterest ha le physique du rôle della piattaforma e-commerce, avendo già innato, come contenitore di immagini accattivanti, il quid che innesca il desiderio di acquistare.