Non è la fine di Google+, ma di certo la sua deposizione dall’Olimpo dei Social Network. Big G, carte e statistiche alla mano, decide di separarsi consensualmente della sua piattaforma sociale ritenuta dai più non abbastanza accattivante, almeno non come la concorrenza, e gravata dal peso dell’iscrizione “coatta” degli utenti. In origine alcuni servizi, come ad esempio la creazione dell’account di posta di Google e l’ingresso nel canale YouTube erano legati all’iscrizione a Google+. In questi giorni, Google cerca di porre rimedio slegando alcuni dei suoi più famosi prodotti dall’incombenza della registrazione a Plus. Per facilitare gli iscritti, il colosso californiano ha predisposto anche per l’eliminazione veloce dell’account dal Social network.
Nei prossimi mesi, così riferisce Bradley Horowitz, ex Google+ e ora vice presidente dei servizi streaming, foto e condivisione, per usufruire dei prodotti Google sarà sufficiente l’account di posta. Questo lento lancio di zavorre non significa che Google+ sia morto o che morirà, il Social network ha comunque un seguito e sarebbe un peccato sradicarlo dal suo posto nel mondo digitale solo per il fatto che la sua popolarità non sia pari a quella di Facebook o Twitter. Verrà potenziato come luogo di condivisione di interessi comuni, ma la simbiosi con il mondo Google è purtroppo al capolinea.