Entro il 2020 avremo finalmente a disposizione la connessione 5G, tanto è emerso in occasione dei NIDays 2015 di Milano, il Forum Tecnologico sulla Progettazione Grafica di Sistemi. Connessione ultra-veloce significa creazione di cose, perchè la scintilla della creazione passa attraverso la velocità, come il pensiero, frutto di pressochè infinite connessioni, che crea con la velocità milioni di altri pensieri che corrono uno dietro l’altro. Tra qualche anno avremo a disposizione una rete su cui correranno a perdifiato miliardi di informazioni e dati, che potranno dare corpo a nuove abitudini, innescando comunicazioni multiple tra gli oggetti del nostro quotidiano, e gli interessi del nostro quotidiano; l’Internet delle Cose potrà avere una forma tangibile, e non dovrà essere considerato più un orizzonte mobile a cui tendere.
La connessione ultra-veloce è tuttavia ancora in uno stato embrionale, l’obiettivo verrà centrato entro i prossimi cinque anni, per questo ancora si parla di proiezioni, sebbene, concrete, con lo sviluppo dei primi prototipi di dispositivi mobili supportanti connessione 5G. Tuttavia, prima di avviare la comunicazione ultra-veloce tra le cose della nostra vita, sarà necessario stabilire una piattaforma di linguaggio comune, un codice univoco per stabilire la comprensione reciproca tra i sistemi che governano le apparecchiature elettriche, nonchè affrontare il problema della gestione della montagna di dati che verrà prodotta.
In sintesi, sarà necessario omologare un linguaggio per tutte le cose in connessione, gestire i dati generati tramite strutture evolute e soprattutto sicure, poichè stiamo scrivendo di Internet delle Cose, e le cose, come la casa, i trasporti, le telecomunicazioni appartengono in fondo al privato delle persone, che sono gli utenti finali; la sicurezza, quindi, diverrà prioritaria quanto la velocità di connessione, dovranno essere create all’uopo difese, dei recinti virtuali con i quali delimitare a piacimento le proprie informazioni sensibili, e tenersele a casa, protette, come si farebbe con i gioielli più cari.