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Che il nostro Paese soffra ancora del Digital Divide, ormai, è una cosa assodata. Infatti, si può parlare di arretratezza italiana nei confronti dell’e-commerce e oggi anche in relazione dei pagamenti elettronici, cioè la forma di transazione maggiormente usata dagli altri Paesi Europei per commercializzare i prodotti online. In Italia il 91% dei pagamenti è ancora in contanti contro il 60 % della media francese ed il 69% degli altri stati Europei.

Se le previsioni sul futuro parlano di un domani fatto di pagamenti con l’impronta digitale, in Italia c’è ancora un forte ritardo per quanto riguarda gli e-payments.

Le stime del World Payments Report 2013 indicano che i pagamenti online e mobile cresceranno rispettivamente del 18% e del 58% entro il 2014, ma nel frattempo usiamo le carte di credito e debito solo nel 3% delle transazioni economiche.

Le cifre sono state spiegate nel corso di un incontro alla Camera dei Deputati e si prevede che il volume delle transazioni raggiungerà circa 35 miliardi mentre saranno 29 i miliardi di operazioni m-payment. E proprio in virtù di queste cifre, i grandi colossi del web si stanno attrezzando per delle vere e proprie piattaforme per la vendita dei prodotti online e per consentire agli utenti di pagare anche da pc o mobile.