Il sistema del Digital Signage – particolarmente sfruttato in ambito pubblicitario – è caratterizzato da una continua mutevolezza e possibilità di personalizzazione: tra i suoi punti di forza si annoverano, quindi, la tempestività della diffusione del messaggio attraverso gli appositi schermi, seguita da un elevato livello di comprensibilità nonché uno spiccato senso di efficienza nel colpire e conquistare uno specifico target di riferimento nel territorio di competenza con il minimo sfruttamento di risorse. Nello specifico, la pubblicità deve inserirsi nell’ambito di altre attività fisiche e mentali ‘Brain and time Consuming’, tipiche dei consumatori di oggi, senza incorrere in reazioni negative di rigetto o scivolare nell’ indifferenza. Il Digital Signage dovrà riuscire a dimostrare di rappresentare una concreta alternativa ai media “classici” e, contemporaneamente, provare la propria reale efficacia e fornire risposte convincenti ad eventuali riflessioni di carattere estetico e semiotico che ne potrebbero scaturire. L’obiettivo è trasferire sugli schermi i concetti, le sensazioni e la suggestione – spesso stupefacenti – che generano il ricordo ed inducono all’acquisto: la relazione tra l’arte della vendita e quella di comunicazione suggestione emozione è infatti sempre più stretta e concisa.
Ciascun singolo individuo sceglierà spontaneamente “se e quanto” tempo – della propria attenzione – dedicare al messaggio pubblicitario, ricco di colori e movimenti delle immagini, senza alcun tipo di condizionamento o invasività. Si sviluppa un interesse spontaneo qualora la pubblicità rispecchi le caratteristiche di ‘sollecitatrice’ di curiosità nonché di ‘fonte piacevole di divertimento’, una “pubblicitarte”, almeno per un breve tempo memorabile.
Tra i requisiti di una pubblicità vincente, si ritrova la possibilità del gioco di grafica e testi e proiettarli direttamente nello ‘spazio mentale’ del target prescelto, sfruttando ciò che scaturisce dalla sensibilità e dall’intuizione dei creativi. Ogni individuo viene esposto quotidianamente a diverse centinaia di spot e a migliaia di stimoli visivi di altra natura, provocando una massacrante pressione sulla coscienza critica di massa ed un conseguente senso di ‘inebetimento’ dei singoli individui con un grave danno alla loro capacità di giudizio. Di contro, è stata sviluppata una straordinaria capacità di elevare barriere verso gran parte degli annunci commerciali, rendendo gli individui pressoché immuni nella selva di segnali e stimolazioni degli ambienti urbani.
E’ proprio qui che entrano in gioco, conquistando una posizione di grande rilevanza, i contenuti: sono impiegati per generare uno stato di attenzione da parte dello spettatore, per entrare nella sua “scia” grazie al format prestabilito del contenitore e volgere quindi, a proprio profitto, la tensione emotiva generata.
Con il sistema Digital Signage, gli stili del messaggio pubblicitario sono innumerevoli: spaziano dalla grafica, nella sua accezione più pura e semplice, alle tecniche filmiche oltre, ovviamente, alla parola scritta permettendo un’abbondante sperimentazione grafico- foto- cine- verbale paragonabile probabilmente solo a quella dirompente creatività che caratterizzò il movimento artistico futurista.