ll nome è lo stesso: 10 Corso Como. Uno spazio che – tutti i milanesi lo sanno – non è soltanto un negozio di lusso dove qualcosa si vende e qualcosa si compra, ma piuttosto un concept store in cui la creatività, l’arte e lo stile si incontrano.
Questa volta, tuttavia, il rendez – vous avviene lontano dai grattacieli della Stazione Garibaldi e dai locali alla moda dove si concentra la movida meneghina fatta di lunghi aperitivi e abiti all’ultimo grido. Si concretizza a diverse ore di fuso orario di distanza, in una città ancora tutta da scoprire: Seul.
Il nuovo 10 Corso Como ha aperto in Corea del Sud e Carla Sozzani, fondatrice del negozio milanese, si dice già «molto soddisfatta» dell’esperienza. Il vero debutto fuori dall’Italia risale a sei anni fa quando il marchio milanese ha dato vita, insieme a Comme des Garçons, a un negozio a Tokyo. Ma, secondo la Sozzani, «questa è una sfida più grande».
Frutto della partnership con Samsung Cheil, fashion group dell’azienda elettronica coreana famosa in tutto il mondo per i suoi prodotti tecnologici, il neonato 10 Corso Como si trova a Cheongdam-dong, una delle aree più lussuose e al contempo dinamiche della capitale. E la collaborazione è passata indenne attraverso lo scandalo che ha recentemente travolto il Ceo di Samsung, Lee Kun-Hee, accusato di frode fiscale per 120 milioni di dollari.
«Ho sempre bisogno di qualcosa di nuovo – dice Carla Sozzani – e questo nuovo progetto nasce dalla curiosità di vedere cosa potesse emergere dal contatto tra la cultura italiana e un mondo apparentemente così distante».
Lontano, geograficamente e nelle fattezze, dall’ex garage con cortile che nel 1990 Carla Sozzani trasformò nel negozio meneghino, il concept store coreano occupa tre piani di un edificio ultra moderno. Per un totale di 1400 mq. Da Milano a Seul non cambia l’organizzazione interna degli spazi: aree adibite all’esposizione dei prodotti, abiti e accessori per uomo e per donna; una zona dedicata alle mostre e all’arte e, dulcis in fundo, l’immancabile caffè/ristorante immerso nel verde di un giardino. Per dedicare una pausa a se stessi e a due chiacchiere sulle ultime tendenze in fatto di arte.
«Negli ultimi 18 anni – dice la fondatrice – 10 Corso Como ha sempre cercato di portare in Italia, a Milano, stimoli culturali nuovi e diversi. Ora cerchiamo di fare l’opposto, di portare all’estero le cose migliori del nostro Paese: l’arte, la cultura, il design». E aggiunge: «Il paese è giovane e la città è bellissima, soprattutto la parte vecchia. E poi la Corea è il regno in cui i contrasti convivono armoniosamente, dove è possibile vedere alcune donne vestite con i costumi tradizionali camminare per strada accanto a donne manager che sfoggiano abiti e accessori Prada».
Tanta la voglia di sperimentare – «proveremo a lanciare talentuosi artisti locali» – e nessuna intenzione di fermarsi al primo traguardo raggiunto: «Vogliamo aprire altri store in Asia – ammette Carla Sozzani – e questo è il punto di partenza. Le prossime tappe? Se dipendesse solo da me non avrei dubbi: Macao, Shangai e Pechino». Galoppando alla conquista dell’Est.