Un solo colore, il blù Skitsch. Nient’altro. I pezzi, come su un limbo fotografico, vivono nella varietà delle loro forme e dei loro colori.
Il marchio è stato lanciato in occasione del Salone del Mobile del 2009 con l’apertura di uno spazio di 600 metri quadrati in via Monte di Pietà a Milano. Dopo il capoluogo lombardo la tappa successiva è stata Londra a marzo scorso, con l’apertura di un negozio in Bromton Road a Chelsea, e qualche giorno fa Beirut, con l’inaugurazione di uno spazio all’interno del department store di lusso, Aishti. A febbraio Skitsch aprirà a Firenze e in marzo a San Paolo del Brasile.
«Sono sedi solo apparentemente insolite ma per noi molto importanti – spiega Renato Preti, che ha ideato il progetto e ne è amministratore delegato oltre che azionista insieme a un gruppo di imprenditori come Alberto Bombassei e il figlio Luca (architetto dello Studio Blast che firma i negozi), Adriano Teso, Isidoro Fratus e Giuseppe Cornetto Bourlot –. Beirut è importantissima per il Middle East così come San Paolo è una città che ci consente di coprire bene il Sud America e il Centro America. Tra l’altro lo stile paulista è molto in linea con la nostra idea del design, ludica e giocosa ma al tempo stesso funzionale ed ecologica ».
Il tema della sostenibilità è molto caro a Preti e a Skitsh. «Tra i progetti a cui stiamo lavorando – prosegue – c’è un fungo da esterno che sia meno inquinante di quelli attuali. Così come siamo molto orgogliosi del prototipo della nostra bicicletta che a breve sarà messa in vendita nei nostri negozi e sul sito».
Skitsch, infatti, non punta solo sul negozio per far conoscere i suoi prodotti e la sua filosofia ma anche sul web. È stato appena lanciato il sito dal quale è possibile acquistare direttamente i prodotti.
«Il mondo del design, del mobile è non solo molto frazionato ma anche molto addormentato – sostiene Preti –. I negozi di mobili negli ultimi 25 anni sono cambiati pochissimo. Bisogna ripensare la distribuzione con la consapevolezza che un bel negozio da solo non basta, come non basta un bel catalogo, un bel prodotto o un bel sito. Il nostro modello distributivo è sia diretto sia multicanale, focalizzato su negozi monomarca, catalogo di vendita ed e-commerce»
Skitsch, che conta 25 dipendenti, quest’anno fatturerà circa 4 milioni di euro e conta di raggiungere il break even l’anno prossimo con 10 milioni di euro. La collezione ha in catalogo oggi poco più di un centinaio di progetti con la supervisione artistica di Cristina Morozzi.